Turismo sostenibile e responsabile: bello, ma cos’è?
Ogni volta che qualcuno mi chiede di cosa mi occupo e io rispondo che mi sto specializzando in turismo sostenibile e responsabile, la reazione è sempre la stessa: “wow, che figo!”. Al che la mia domanda sorge spontanea: “ma davvero sai cos’è?” Seguono così sguardo impanicato, aumento della sudorazione e atteggiamento di chi ha risposto SÌ a una domanda che non aveva realmente compreso.
Credo sia quindi utile fare chiarezza e partire da principio, onde evitare che si continui a fare tutta questa confusione, totalmente comprensibile, tra terminologie affini, ma comunque distinte e separate.
Il turismo oggi: cifre e tendenze di un’industria sempre più globale
Negli ultimi decenni il turismo è diventato una vera e propria industria, che ha addirittura superato il commercio internazionale ed è seconda solo a quella petrolifera. L’industria turistica movimenta oggi più di 650 milioni di persone all’anno in tutto il mondo, senza contare gli spostamenti entro i confini nazionali, che arrivano a superare di dieci volte la cifra di quelli internazionali.
Secondo i dati dell’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo), il turismo è in continua espansione e il 10% del PIL mondiale proviene da questo settore, che fornisce 1 posto di lavoro su 10.
Le cause principali di questa crescita smisurata possono essere ricondotte a diversi fattori:
- L’abbassamento dei costi del trasporto aereo e l’incremento delle rotte, che hanno portato a una riduzione graduale delle distanze e a un picco
degli spostamenti di corto raggio per durate anche molto brevi (si pensi al
classico weekend in una capitale europea, che ora rischia di diventare un
weekend a New York o in mete internazionali ben più lontane grazie alle
tariffe particolarmente vantaggiose di alcune compagnie aeree); - L’avvento di internet, che ha reso molto più immediata e accessibile la
possibilità di prenotare voli, noleggiare mezzi di trasporto, prenotare hotel
e, in generale, di organizzare in formula fai-da-te il proprio viaggio, con
possibilità di risparmio notevoli per i più smanettoni; - Il miglioramento del benessere economico dei Paesi industrializzati da cui provengono la più parte dei turisti, in particolare dopo la crisi del 2008-
2014.
Impatti del turismo
Per quanto il turismo possa apparentemente rappresentare una fonte di sicuro sviluppo per le economie che ricevono i i flussi turistici, non dobbiamo dimenticare che esso ha un notevole impatto a livello economico, socio-culturale e ambientale. Un turismo che non tiene conto di questi fattori e che cresce seguendo soltanto i lumi del “signor guadagno”, a lungo andare avrà effetti fortemente negativi e porterà allo snaturamento della destinazione.

Definizione di turismo sostenibile
Per definire il turismo sostenibile, occorre partire dal concetto di sviluppo sostenibile. Quest’ultimo è stato definito per la prima volta nel 1987 dal Rapporto della Commissione Brundtland su ambiente e sviluppo (“Our Common Future”) come uno
“Sviluppo capace di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni”.
Se applichiamo questo concetto al turismo, possiamo quindi considerare turismo sostenibile qualsiasi forma di turismo che non riduce la disponibilità e la qualità delle risorse e che non compromette la possibilità ai viaggiatori futuri di godere delle stesse esperienze. La definizione di turismo sostenibile data dall’UNWTO è la seguente:
“Turismo che tiene conto del proprio impatto presente e futuro a livello economico, sociale e ambientale, considerando i bisogni dei viaggiatori, dell’industria turistica, dell’ambiente e delle comunità ospitanti”
In linea con i principi dello sviluppo sostenibile, anche il turismo sostenibile opera secondo i principi delle cosiddette “tre E”:
– Environment (ambiente)
– Economics (economia)
– Equity (equità sociale)
Affinché il turismo sia sostenibile, queste tre varianti devono quindi svilupparsi e convivere con un costante equilibrio reciproco.
Definizione di turismo responsabile
I principi delle “tre E” rappresentano il filo conduttore anche per il turismo responsabile, di cui riporto la definizione adottata da AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile)
Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.
Differenza tra turismo responsabile e turismo sostenibile
La differenza tra turismo responsabile e turismo sostenibile è quindi molto sottile e sta nel maggiore accento posto dal turismo responsabile sull’eticità e sull’impatto di un viaggio nei confronti delle popolazioni ospitanti.
Questa differenza era inizialmente più marcata, in quanto il turismo sostenibile poneva invece l’accento sugli effetti del turismo a livello ambientale. Oggi si può dire che turismo sostenibile e turismo responsabile siano quasi sinonimi, in quanto un viaggio responsabile è senz’altro anche sostenibile e viceversa.

E l’ecoturismo dove lo mettiamo?
Nel 2002 è stata finalmente fatta chiarezza sul significato del termine ecoturismo, superando il concetto di turismo ecologico per incorporare anche gli aspetti legati al rispetto della comunità locale ed il suo sviluppo economico.
Una delle definizioni di ecoturismo maggiormente condivise è quella dell’International Ecotourism Society:
L’ecoturismo è un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l’ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali.
I principi dell’ecoturismo:
L’ecoturismo ha quindi lo scopo di unire conservazione, comunità e turismo sostenibile. Ciò significa che coloro che commercializzano o partecipano ad attività di ecoturismo adottano i seguenti principi:
- Ridurre al minimo gli impatti fisici, sociali, comportamentali e psicologici.
- Costruire consapevolezza e rispetto ambientale e culturale.
- Fornire esperienze positive per visitatori e ospiti.
- Fornire benefici finanziari diretti per la conservazione dell’ambiente e della cultura.
- Generare benefici finanziari sia per i locali sia per l’industria privata.
- Fornire esperienze memorabili ai visitatori che contribuiscono a sensibilizzare i climi politici, ambientali e sociali dei paesi ospitanti.
- Progettare, costruire e gestire strutture a basso impatto, gestite dai locali.
- Riconoscere i diritti e le credenze spirituali degli indigeni presenti all’interno della comunità e lavorare in collaborazione con loro.

Spero di essere riuscita a chiarire le differenze tra turismo sostenibile, turismo responsabile ed ecoturismo! Se hai bisogno di qualsiasi ulteriore chiarimento, contattami e ti aiuterò più che volentieri!
Complimenti Giulia!!! La sostenibilità e’ una strada obbligata. Per tutti i settori dell’ecinizia. Il mondo è uno solo. Lo è sempre stato. Onorato di esserte amico di una persona come te, che sviluppa e diffonde questo vitale principio in modo concreto. Buona giornata.
Grazie mille Corrado, è un grandissimo piacere leggere queste tue parole! Non possono che sentirmi motivata ad andare avanti e a fare sempre meglio! Grazie ancora, spero di rivederti prima o poi, mi ricordo la tua cordialità e simpatia! un abbraccio
Grandissima Giulia, sia molto chiaro, sia molto interessante!!!! Belle anche le immagini che hai messo al momento nel tuo blog. Ti seguirò con estremo interesse!!! Fiore
Tu sei di parte, ma so che le tue parole sono sincere e le apprezzo tantissimo! Grazie di cuore, come sempre! 🙂
Sei la mia fonte inesauribile di stimoli e positività! Un abbraccio